«Tutti siamo parte del patrimonio vivente delle nostre terre e della nostra gente.
Ma essere il proprio patrimonio significa anche trovare qualcosa in comune con altre terre e altre genti coi loro patrimoni, diversi ma con alla base qualcosa in comune, cioè il bagaglio che ciascuno di noi si porta dietro dalle generazioni precedenti e che passerà alle prossime.
Tutto ciò significa connettersi con i propri avi e coi propri contemporanei, passare il tempo con le persone con cui condividiamo i luoghi, fare amicizia, rinsaldare i rapporti sociali e il proprio legame con il posto in cui si è cresciuti o si vive, ma anche trovare punti in comune invece che differenze, e vivere le differenze come ricchezza.»